Il “Pinnato” può sembrare un doppione del nuoto, ma non lo è.
Nasce tra i due conflitti mondiali negli ambienti militari ed in seguito si
sviluppa come specialità sportiva tra i praticanti la pesca subacquea per
l’affinità dell’attrezzatura utilizzata (maschere e pinne).
L’evoluzione della tecnica e delle attrezzature hanno assolutamente
differenziato le due specialità, tanto da renderle incompatibili tra di loro.
L’avvento della monopinna, la cui evoluzione oggi comporta anche
l’utilizzazione di sofisticati materiali, ha sancito anche il definitivo divorzio dal
nuoto, interessando fasce muscolari completamente diverse ed utilizzando
tecniche di allenamento specifiche.La disciplina sportiva, risulta altamente
spettacolare ed è la più veloce in assoluto tra le attività natatorie, ad
eccezione degli sport a motore.
Il movimento è assai spettacolare e si avvicina a quello del delfino.
Le braccia
sono distese in avanti per avere il massimo della idrodinamicità, la
respirazione avviene attraverso un boccaglio posto frontalmente e le gambe
si muovono in fasi ascendenti e discendenti, la cui spinta è paragonabile a
quella di un fuoribordo di due cavalli.!